Ubuntu, ovvero l'”arte della reciproca necessità”…

Anni fa, nel mio blog riportai un post su un Ted Talk molto interessante, ispirante e piano di spunti. E' quello di Elizabeth Lesser, in cui parla del confronto. del dialogo con l'"altro".

Stefano Cera

Febbraio 18, 2024

Anni fa, nel mio blog Formamediazione, riportai un post su un Ted Talk molto interessante, ispirante e piano di spunti. E’ quello di Elizabeth Lesser, co-fondatrice dell’Omega Institute, uno dei punti di riferimento a livello internazionale negli studi sul wellness, la spiritualità e la creatività.

In questo video, dal titolo Take the “other” to lunch, la Lesser ci parla del confronto e del dialogo con l'”altro”, questo sconosciuto (quando non giudicato e disprezzato).

La Lesser parla di “ubuntu”, splendido concetto di origine africana che è molto più che una “filosofia di vita”. E’ cultura e costruzione di identità, ma anche senso di appartenenza nell’integrazione. Confronto e non condanna. Una frase molto semplice, eppure così difficile da accettare da parte di molti, per riassumerla: “I need you, in order to be me… You need me in order to be you”.

Quali sono i passaggi importanti (almeno secondo me) di questo video?

Un primo elemento riguarda il dialogo con gli altri, all’interno del quale non si deve cercare di difendere la propria posizione o interrompere l’altro per impedirgli di parlare.

Per una corretta comprensione è necessario essere aperti, curiosi a ciò che l’altro dice e soprattutto… ascoltarlo! Non pensare (fintamente) di farlo e pensare (realmente) solo a quello che vogliamo dire. Nel dialogo, per conoscere il punto di vista dell’altro, può essere utile fare qualche semplice domanda, ad es. quali cose ti preoccupano di più? Cosa vorresti chiedere a qualcuno che non la pensa come te? Anche solo da queste se ne potrebbero trarre informazioni utili per avere un quadro più ampio della situazione. Chissà, in fine dei conti la “peggiore cosa che ci potrebbe capitare” è di cambiare la nostra opinione su qualcuno o qualcosa. Le informazioni facciamocele dare dagli altri e non pensiamo di saperle già. Andare oltre i propri preconcetti significa questo…

Altro elemento importante riguarda la risposta alla domanda: in che cosa, nel concreto, consiste l’ubuntu? 

E’ il luogo in cui si trovano le soluzioni ai problemi che sembrano più intricati. Semplice, no? Rappresenta solo una meta ideale? Chissà; certo che se ho un problema con qualcuno e interrompo la comunicazione non vado verso l’ubuntu ma verso qualche altra parte (e magari avrò mandato questo qualcuno, anche solo con la mente, verso chissà quale ameno paese). Tuttavia, l’ubuntu non è una bacchetta magica, richiede disponibilità, tempo e applicazione. Richiede due persone disposte a rinunciare a dire “lo so già!”, due persone che passano dalle armi delle proprie argomentazioni agli strumenti rappresentati dal dialogo e il confronto.

Per chiudere, infine, la Lesser cita il poeta persiano Rumi: “Aldilà delle idee, del cosa è giusto e cosa è sbagliato esiste un luogo. Io vi incontrerò lì”.

Che sia questo il luogo (ideale, se ragioniamo con scetticismo, ma reale, se pensiamo ai concreti risultati che può raggiungere la trasformazione costruttiva dei conflitti) del mediatore? Mi limito a dire una cosa: non siamo su Pandora o su Utopia, ma nel mondo e la capacità di comunicare con l’altro è vecchia come il mondo (appunto), così come le capacità dell’uomo di agire come “terzo” per far andare d’accordo gli altri. Questi sono strumenti a nostra disposizione. Sta a noi usarli, anche solo per saperli sempre meglio usare. 

Hai visto mai che magari cominciamo pure ad andare d’accordo?

_________________________

Se vuoi saperne di più sul tema Negoziazione, guarda il mio video-corso su Udemy.

Se vuoi saperne di più sul tema Uso dei video nella formazione, guarda il mio video-corso su Udemy.

Articoli recenti

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi saperne di più sul public speaking?

Se desideri saperne di più sulle materie che tratto, non esitare a contattarmi per maggiori informazioni al pulsante che trovi qui in basso.

Informativa

Noi e terze parti utilizziamo cookie e tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità (interazioni e funzionalità semplici, miglioramento dell’esperienza, misurazione, targeting e pubblicità) come specificato nella cookie policy e nella privacy policy

Puoi acconsentire all’utilizzo di tali tecnologie cliccando su “Accetta” o chiudendo questa informativa.