Perché tante persone si innervosiscono quando parlano in pubblico? L’esperto di comunicazione Lawrence Bernstein afferma che la chiave per gestire la pressione è semplice come fare una chiacchierata informale. Introduce il “test del bar” come un modo per aiutarti a superare il timore, entrare in contatto con il pubblico e trasmettere un messaggio che catturi l’attenzione di chi ti ascolta.
(Il video è in lingua inglese)
Hai mai provato quel nodo in gola prima di una presentazione? Quella sensazione di ansia che ti paralizza e ti fa dimenticare tutto ciò che avevi preparato?
Be’, non sei sol*. La paura di parlare in pubblico è infatti una delle fobie più comuni. Ma cosa succederebbe se, come suggerisce Bernstein, trasformassi la tua presentazione in piacevoli chiacchiere con le persone?
Come fare? Innanzitutto, immagina di essere in un bar, davanti a una tazza fumante di caffè e inizi a conversare con un persona amica. C’è un’atmosfera rilassata, le parole scorrono fluide e c’è una connessione autentica. Non ci sono script da memorizzare, né il timore di dire la cosa sbagliata. È un momento di scambio spontaneo e sincero.
Lawrence Bernstein, nel suo Ted Talk “The trick to powerful public speaking”, presso il TEDx Royal Holloway (gennaio 2024), suggerisce che anche le nostre presentazioni dovrebbero essere così: semplici, dirette e soprattutto, umane.
Cosa significa “parlare come se fossimo al bar”?
Significa innanzitutto creare un’atmosfera familiare. Per es., quando incontri al bar una persona che conosci bene, non inizi subito a parlare di argomenti complessi o a elencare una serie di dati o informazioni. No… magari inizi con un semplice “Come stai?”, oppure chiudi un commento sulla giornata o ancora racconti un aneddoto divertente.
Allo stesso modo, la tua presentazione dovrebbe iniziare con qualcosa di familiare e coinvolgente per il pubblico. Potrebbe essere una domanda (anche retorica, ottiene lo stesso effetto di catturare l’attenzione), una citazione, o semplicemente un saluto caloroso.
Significa anche utilizzare un linguaggio semplice e diretto. Per cui, evita il gergo tecnico e le frasi troppo elaborate. Pensa a quando spieghi una ricetta a qualcuno che non cucina: useresti parole semplici e daresti indicazioni chiare e concise, giusto? Allo stesso modo, la tua presentazione dovrebbe essere facile da capire, per tutti.
Nel video, Bernstein riporta un esempio negativo, quello di Jane, responsabile delle risorse umane di un’azienda con cui stava collaborando, che, iniziata la presentazione durante un’esercitazione, “si era trasformata rispetto all’incredibile oratrice carismatica che aveva bevuto il caffè con me prima. Infatti, sotto pressione, aveva iniziato a parlare come una sorta di robot aziendale” (minuto 5.57).
Questo è un ‘tasto’ su cui insisto sempre anche nei miei corsi. Perchè quando parlate di altro, domando, siete voi stess* e quando invece affrontate temi più professionali sentite il bisogno di ‘cambiare faccia’ e cambiare stile? Essere professionali non significa perdere la propria spontaneità o assumere un tono diverso da quello che si è.
Quindi, come fare per usare al meglio il proprio modo di essere?
Parla del contesto e dei benefici
“Il test del bar è un punto di riferimento per tutto. Perché quando parliamo con i nostri amici, guardiamo i benefici della soluzione di un problema piuttosto che le sue caratteristiche”, dice Bernstein (minuto 11.55).
Parto dall’esempio negativo che riporta Bernstein nel suo video, citando il caso di Jim, che nel corso di una presentazione per ottenere un finanziamento a un suo progetto, ha preferito passare in rassegna ogni singolo dettaglio, pensando così di far emergere il proprio lato ‘professionale’, anziché far presente i benefici del progetto per chi stava ascoltando (minuto 8.36).
Quando fai una presentazione, preoccupati di dire qualcosa che abbia importanza per la persona con cui stai parlando; per cui, prima di descrivere i fatti definisci il contesto e metti in evidenza i benefici per la persona che derivano dalla soluzione di un problema (minuto 12.47). Anche in modo sommario, poiché è importante già dare l’idea di ‘come andrà a finire’ (bene, ovviamente).
Poi, puoi entrare nei dettagli, con le caratteristiche del problema e il relativo modo in cui intendi gestirlo e risolverlo. Tuttavia, la direzione l’hai già indicata e, con essa, anche il significato di tutta la presentazione.
Costruisci empatia con chi ti ascolta
Inoltre, dice Bernstein, se parli come se fossi al bar, crei anche una connessione autentica con il tuo pubblico. Ti mostri per quello che sei, sullo stesso piano, trasparente e sincer*. E quando le persone si sentono comprese e vicine a te, saranno anche più propense ad ascoltare e a condividere le tue idee.
Inoltre, questa modalità ti da anche una grande energia e questo ti darà benefici rispetto all’uso della voce e il linguaggio del corpo. Infatti, “troverai che il tuo carisma naturale e la tua energia prenderanno vita. Inizierai a muovere le mani senza pensarci, perché è quello che fai quando sei al telefono con un amico, e scoprirai che istantaneamente, pensando a quella tazza di caffè presa al bar ti rilasserai” (minuto 13.19).
Usa esempi concreti, aneddoti e racconti
Parlare come se fossi al bar significa anche fare riferimento a situazioni quotidiane che tutti possono riconoscere. Più parli il linguaggio delle persone e usi temi e argomentazioni vicine a loro e meglio è. Per esempio, raccontare un episodio personale legato al tema della tua presentazione può aiutarti a creare sintonia. Questo tipo di argomentazione renderà il tuo messaggio più umano e accessibile.
Altra cosa importante, ricordati di usare esempi concreti, aneddoti e racconti. Questi, infatti, sono accattivanti e più facili da ricordare rispetto a una serie di dati e statistiche. Ricordati quindi di riportare un esempio quando presenti dei dati. Rendi il più possibile concreto il tuo discorso. “Anche gli argomenti più complicati prendono vita quando raccontiamo una storia”, sottolinea Bernstein (minuto 9.33).
Hai mai dimenticato una storia divertente raccontata da un amico? Probabilmente no. E questo perché le storie rimangono impresse nella nostra memoria.
Ricorda che il pubblico non è un’entità astratta: è composto da persone che, proprio come te, hanno emozioni, esperienze e interessi. Quando riconosci la loro umanità, suggerisce Bernstein nel suo video, il tuo messaggio diventa molto più potente.
Applicare la metafora alla pratica
Come puoi applicare questa idea del “caffè con un amico” nelle tue presentazioni?
Prima di iniziare: Immagina di parlare con una persona che conosci bene di un argomento che ti appassiona. Quali parole useresti? Quali esempi faresti? Prendi un foglio di carta e scrivi le prime cinque parole che ti vengono in mente. E accompagnale con qualche esempio o aneddoto.
Durante la presentazione: Mantieni un tono di voce naturale, guarda le persone negli occhi e utilizza un linguaggio semplice e diretto. Immagina di essere in una conversazione uno a uno con ogni persona presente. Pensa di non parlare a un pubblico, ma a ognuna delle persone che sono di fronte a te.
Dopo la presentazione: Chiedi un feedback a qualcuna delle persone presenti. Cosa hanno trovato interessante? Cosa avrebbero voluto sapere di più? Prendi nota dei loro commenti per migliorare le tue presentazioni future.
Esercizi pratici
Esercizio 1: Scegli un oggetto qualsiasi e descrivilo a una persona che conosci, come se fosse la cosa più interessante del mondo. Concentrati sull’utilizzo di un linguaggio semplice e coinvolgente.
Esercizio 2: Scegli un argomento complesso e spiegalo come se stessi parlando a un bambino di 10 anni. Questo esercizio ti aiuterà a semplificare il tuo linguaggio e a rendere i concetti più comprensibili.
Esercizio 3: Registrati mentre parli di un argomento a caso. Ascolta la registrazione e identifica i punti di forza e le aree di miglioramento.
Checklist per una presentazione efficace usando il “metodo del caffè con un amico”
Semplicità: Utilizza un linguaggio chiaro e diretto, evitando tecnicismi inutili.
Personalizzazione: Adatta il tuo messaggio al pubblico e utilizza esempi concreti.
Narrazione: Utilizza racconti per rendere il tuo discorso più coinvolgente.
Interazione: Coinvolgi il pubblico ponendo domande e incoraggiando il dibattito.
Autenticità: Sii te stesso e parla con passione.
Pratica: Esercitati prima della presentazione per acquisire maggiore sicurezza.
Riflessioni finali
La magia di una presentazione risiede nella sua semplicità e nella sua capacità di creare connessioni autentiche. Non pensare che una presentazione sia solo un ‘atto unilaterale’, per cui trasformala in un momento di scambio, simile a una chiacchierata con una persona che conosci. Questo può cambiare radicalmente il modo in cui comunichi le tue idee. Ricorda, il tuo pubblico non cerca la perfezione: cerca connessione, autenticità e un messaggio che risuoni e che abbia un significato per loro.
Prova ad applicare questi consigli nella tua prossima presentazione e osserva la differenza. Non è solo una questione di tecnica, ma di atteggiamento: parlare in pubblico può diventare un’esperienza piacevole e arricchente, proprio come un caffè condiviso con una persona amica.
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Lawrence Bernstein afferma che la chiave per gestire la pressione è semplice come fare una chiacchierata informale. Introduce il “test del bar” come un modo per aiutarti a superare il timore, entrare in contatto con il pubblico e trasmettere un messaggio che catturi l’attenzione di chi ti ascolta.
Il film di Andrea Segre ci offre un ritratto intimo e profondo di Enrico Berlinguer, ma va oltre la semplice biografia politica. Osservando le capacità oratorie del segretario del PCI, magistralmente interpretato da Elio Germano, possiamo individuare numerosi elementi che possono essere di grande ispirazione per chiunque si trovi a parlare in pubblico.
Avete mai avuto la sensazione che nessuno vi ascolti quando parlate? Il video di Julian Treasure (il più visto della piattaforma TED) ci spiega come parlare in modo efficace, mostrandoci utili esercizi vocali e dandoci alcuni consigli su come conversare con empatia. Un TED Talk che può essere utilissimo sull’importanza della voce.
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